Nel Labirinto della Dea – il L.A.R.P.

Nel labirinto della Dea, un L.a.r.p per ridefinire i ruoli.
sabato 14 ottobre h 10:00  : “NEL LABIRINTO DELLA DEA” un L.a.r.p, gioco di ruolo dal vivo scritto da Paolo Busi e Mavi Gianni, a cura di Zoè Teatri APS.

Il L.A.R.P. ,gioco di ruolo dal vivo, si svolgerà al Cnetro Civico Borgatti, via Marco Polo 51   Durata circa 2 h.
gratuito con prenotazione obbligatoria (max 16 partecipanti) con mail a info@zoeteatri.it o con whatsapp al n 3311228889

Perché nel labirinto della Dea?

Il gioco è pensato come un viaggio di trasformazione e cambiamento, fatto di prove da affrontare e di scelte da fare. Le storie, i personaggi e il mondo che attraversano son frutto di un laboratorio di women empowerment ma il gioco non ha alcuna distinzione di genere. Gli autori Paolo Busi e Mavi Gianni saranno anche i master che guideranno i player attraverso i vari step del gioco.

Come mai la Grande Dea?
Protagoniste del gioco sono sette sciamane che hanno perso il loro potere il giorno in cui hanno dimenticato il nome con cui invocavano la Grande Dea. Durante il percorso, attraverso quattro tappe, si conosceranno e riconosceranno fino a prendere consapevolezza del proprio ruolo, ricordando infine il nome della Dea ma ritrovandosi di fronte ad una scelta importante da fare.

Ma cos’è un Larp?
LARP sta per Live Action Role Play (Gioco di Ruolo Dal Vivo). Ogni partecipante interpreta il ruolo di un personaggio in un mondo o situazione immaginaria. Le azioni non sono solo descritte ma devono essere rappresentate fisicamente. Ogni azione e conseguente reazione, quando questo è possibile, viene rappresentata realisticamente, oppure mimata o semplicemente raccontata qualora si tratti di eventi eccezionali, non rappresentabili o imprevisti. Il gioco di ruolo dal vivo condivide molte caratteristiche con la recitazione teatrale, ma non si svolge davanti a un pubblico. Diciamo che lo si può paragonare ad una “improvvisazione ludica” ad uso e consumo dei soli partecipanti.

 

L’evento fa parte di TO PLAY , progetto finanziato dalla Regione Emilia Romagna con il bando DGR 1832_22, Promozione Pari Opportunità e contrasto violenza di genere, biennio 2023-2024 e ha il contributo della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna per l’anno 2023.


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